La Chiesa di San Gregorio nel Tempio della Concordia - Agrigento
Il Tempio della Concordia fu innalzato nel 430 a.C., ed è uno dei templi meglio conservati della Magna Grecia.
Secondo la tradizione nel 596 d.C. il vescovo Gregorio, dopo avere allontanato i "demoni pagani" di Eber e Raps (da cui il nome "San Gregorio delle rape"), adattò il tempio al culto cristiano. Durante i secoli la chiesa subì molti adattamenti e trasformazioni, fino a diventare, presumibilmente dopo la dominazione normanna, una piccola chiesa rurale. Da una stampa di Winckelmann del 1784 abbiamo una idea di come si presentasse la Cappella prima della sua demolizione operata dal Principe di Torremuzza.
La pianta (Fig. 1) è divisa a metà, in quella inferiore è rappresentato il tempio greco così come appariva nel periodo classico, nella metà superiore lo stato di fatto.
La Chiesa si sviluppa tra il porta di accesso orientale, opportunamente murata, e un muro eretto in corrispondenza dell'inizio della seconda arcata ricavata nella cella.
L'esistenza del muro trasversale è testimoniata dai resti dell'originale stuccatura greca.
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Fig .1 Temple de la Concorde à Agrigente, Barbier de Noisy, 1784. |
Fig.2 SEZIONE Giacomo Barbier de Noisy, 1784. |
Fig.3 Vue Genèrale du temple de la Concorde à Agrigente, Villeneuve da uno schizzo di Cassas; 1778
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