Soprintendenza Antichità Agrigento.Telamone del Tempio di Zeus Olympios.
Il Tempio di Zeus Olympios in Agrigento, costruito nel V secolo a. C., era di colossali dimensioni e di singolare architettura. Il peso immane della trabeazione era sorretto, oltre che da semicolonne di stile dorico, da figure gigantesche di Telamoni, alte circa otto metri, poste a mezza altezza della parete che occupava gli spazi intercolonnari.
Uno di questi Telamoni, ricomposto da più frammenti nel secolo XIX, giaceva fino a qualche anno fa, supino, al centro della vasta area della cella. Di recente esso è stato accuratamente smontato (fig. 13), e da ciascun pezzo è stato tratto il relativo calco in cemento misto a materie coloranti atte a riprodurre l'antico aspetto della pietra arenaria. Tutti i singoli calchi sono stati successivamente riuniti e la figura è stata ricomposta nel luogo stesso in cui si trovava.
Il Telamone originale, trasportato nel nuovo Museo Nazionale, è stato posto in piedi aderente a un robusto pilastro di cemento armato, sulla parete di fondo del salone destinato al Tempio di Zeus (fig. 14). Nella sua posizione stante esso rievoca con maggior chiarezza i modi della forte architettura a cui appartenne. Servono di commento numerosi plastici e didascalie. P. G.
Direzione dei lavori: Soprintendente dott. Pietro Griffo, con la collaborazione dell'Opificio delle pietre dure di Firenze.
Finanziamento: Min. P. I.: L. 4.000.000 (1965).