Il Telamone è una colossale statua in tufo, alta 7,65 m, con funzione statica, serviva infatti a reggere parte dell'enorme peso della trabeazione soprastante .
Durante gli scavi effettuati nel 1926 da Pirro Marconi furono rinvenuti molti elementi appartenenti a diversi Telamoni, alcuni di essi oggi sono custoditi presso il Museo Archeologico. La statua originale che fu ricomposta all'interno del tempio, fu sostituita con una copia in cemento.
Di seguito un articolo e delle immagini, datate 1965, tratti da: "Bollettino d'Arte", Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

 Telamone del Tempio di Zeus Olympios. 

Il Tempio di Zeus Olympios in Agrigento, costruito nel V secolo a. C., era di colossali dimensioni e di singolare architettura. Il peso immane della trabeazione era sorretto, oltre che da semicolonne di stile dorico, da figure gigantesche di Telamoni, alte circa otto metri, poste a mezza altezza della parete che occupava gli spazi intercolonnari. 

Uno di questi Telamoni, ricomposto da più frammenti nel secolo XIX, giaceva fino a qualche anno fa, supino, al centro della vasta area della cella. Di recente esso è stato accuratamente smontato (fig. 13), e da ciascun pezzo è stato tratto il relativo calco in cemento misto a materie coloranti atte a riprodurre l'antico aspetto della pietra arenaria. Tutti i singoli calchi sono stati successivamente riuniti e la figura è stata ricomposta nel luogo stesso in cui si trovava. 

Il Telamone originale, trasportato nel nuovo Museo Nazionale, è stato posto in piedi aderente a un robusto pilastro di cemento armato, sulla parete di fondo del salone destinato al Tempio di Zeus (fig. 14). Nella sua posizione stante esso rievoca con maggior chiarezza i modi della forte architettura a cui appartenne. Servono di commento numerosi plastici e didascalie.  P. G.  

Soprintendenza Antichità Agrigento.
Direzione dei lavori: Soprintendente dott. Pietro Griffo, con la collaborazione dell'Opificio delle pietre dure di Firenze.
Finanziamento: Min. P. I.: L. 4.000.000 (1965).